Alcuni trattamenti effettuati

"Nessun uomo è inutile se allevia il peso di qualcun altro"

Mahatma Gandhi

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1. Sogno di Francis e sua interpretazione (2004)

Sogno

A qualche settimana dalle morti di sua madre e suo padre, avvenute nell'arco di otto mesi, Francis fa il sogno seguente. Lui, il fratello e la sorella sono seduti intorno ad un piccolo tavolo, nella cucina della casa dei genitori scomparsi (casa dove tutti e tre sono nati e cresciuti). Sulla quarta sedia è poggiata una una borsa di pelle, semiaperta, piena di carte e, forse, di denaro, investita da un raggio di sole che filtra dalla porta-finestra che dà sul balcone. Francis ricorda anche che, nel sogno, le mattonelle che rivestono i muri della cucina sono le maioliche in tinta unita celeste di molti anni prima (quando loro tre erano bambini e i genitori giovani) e non le mattonelle attuali, del tutto diverse nel colore e nel disegno.

Interpretazione

Francis e i suoi fratelli, in piena elaborazione del grave duplice lutto che li ha colpiti, si ritrovano a fare un bilancio di quanto accaduto. Il tavolo intorno al quale sono seduti simboleggia l'amore e la solidarietà che li lega, ora più che mai. La borsa "piena di carte e, forse, di denaro" poggiata sulla quarta sedia, "investita da un raggio di sole", raffigura il prezioso patrimonio umano lasciato loro dai genitori. L'ambientazione è data dal luogo più informale e familiare, la cucina: una specie di paradiso terrestre, un eden che richiama l'epoca felice dell'infanzia, con le maioliche di quel tempo, con il colore di allora, celeste come il cielo. Il sogno suggerisce che l'elaborazione del lutto procede nella consapevolezza della passata felice vita familiare che mai il dolore riuscirà a far dimenticare. Francis accetta l'interpretazione e la fa sua.

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2. Un caso inesistente di carenza linguistica (2015)

Nella tarda estate del 2015, vengo contattato da una coppia di genitori latino-americani in apprensione per il proprio bambino di 7 anni, che frequenta la seconda elementare: alcuni insegnanti hanno lamentato problemi significativi (sic) nella comprensione e nella produzione scritta in lingua italiana.

Io sono incaricato dalla coppia di esaminare il bimbo e di redigere una relazione tecnica sulla situazione. Quello che segue è uno stralcio di quella stessa relazione, consegnata ai genitori di Augusto il 9 settembre 2015 e da loro girata alla scuola.

“Augusto è un bambino perfettamente bilingue, in grado di parlare e comprendere agevolmente sia l’italiano sia lo spagnolo. Ricercatori ed esperti concordano sul fatto che il bilinguismo precoce costituisca senza dubbio un’esperienza positiva per lo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale del bambino. Tuttavia è altrettanto chiaro che, nei primi anni di vita, il bilinguismo impone al piccolo sfide sconosciute ai bimbi monolingui, soprattutto per ciò che attiene all’accuratezza del vocabolario, dal momento che l’apprendimento, il consolidamento e l’uso delle parole con i relativi significati devono attraversare il vaglio di due diversi riscontri lessicali. In altre parole, il bambino bilingue si trova spesso a dover elaborare il linguaggio (sia in ascolto sia in produzione) avendo due repertori lessicali da “consultare” e non uno solo: ciò ne rallenta il lavoro mentale e, talvolta, può confonderlo. Rispetto ai coetanei, tutto questo può inoltre comportare - ma sempre in via assolutamente transitoria – una qualche maggior difficoltà nell’elaborazione del pensiero astratto e nel calcolo aritmetico (…). Questi sono i motivi prevalenti per cui, sulla base degli orientamenti psico-pedagogici più recenti ed aggiornati, è infatti vivamente sconsigliato indurre il bimbo al bilinguismo sin dai primissimi mesi / anni di vita. (…) Va tuttavia ricordato – e ribadito con forza – che tali difficoltà, nella quasi totalità dei casi, rientrano velocemente e in genere, in condizioni normali, risultano già del tutto scomparse al termine del primo ciclo scolastico. Va inoltre aggiunto che le competenze cognitive, emotive e sociali così come le chance di affermazione sociale nella vita adulta risultano in generale per i bilingui più favorevoli. In conclusione: il bambino e poi fanciullo bilingue necessita di una più lenta e lunga fase di takeoff linguistico rispetto ai monolingui, ma gli esiti finali sono pari o migliori (…). Sulla base di quanto sopra esposto, tenuto conto della già segnalata particolarità della condizione di bilinguismo in cui è insediato l’universo comunicativo del piccolo Augusto, è riscontrabile un quadro generale assolutamente nella norma (…): le eventuali lentezze elaborative da parte del bambino si rilevano infatti solo in occasioni performative e formali (come accade a scuola, appunto). Per il resto, Augusto dimostra un’intelligenza viva e dinamica: egli è capace di sognare ad occhi aperti, di fantasticare, di immaginarsi nel futuro, di instaurare buone relazioni con persone ed animali domestici. Si presenta particolarmente abile nel gioco solitario e sociale ma anche astuto nel gioco competitivo. Tutto ciò mi ha convinto dell’inutilità di integrare l’indagine sottoponendolo anche ad un test d’intelligenza.”

Oggi, a distanza di tre anni e mezzo, Augusto frequenta con successo la quinta classe elementare, parla, legge e scrive perfettamente in italiano e in spagnolo, è tra i bambini più popolari ed amati della scuola e, da grande, vuole fare l’avvocato.

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3. Un caso di pediofobia (2017)

Due brevi video sul trattamento di una ventenne colpita da pediofobia (fobia nei confronti delle bambole) di media severità.

Il primo filmato ritrae alcuni istanti di una delle prime sedute. La ragazza, che ha da poco iniziato il trattamento, su mio invito manipola una bambolina del tipo "Barbie": si nota la forte riluttanza a toccare il giocattolo e l'attenzione estrema nel tenerlo a distanza, usando tutta la lunghezza del braccio.

La seconda registrazione, girata dopo circa due mesi di trattamento, riporta gli attimi finali dell'ultima seduta, a conclusione della quale la giovane letteralmente bacia una bambola (che qualche settimana prima l'avrebbe terrorizzata) e ci gioca: è perfettamente guarita.

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4. Sogno di Berenice e sua interpretazione (2019)

Sogno

Berenice è in Cile. Ricorda di essere, ad un certo punto, affrontata da due malati simili a zombie, con la pelle incartapecorita e lesionata, che la inseguono. Lei scappa ma dimentica di prendere lo zainetto con i soldi e i documenti dentro. Incontra quindi due ragazzi a cui chiede aiuto: uno dei due rinuncia ad aiutarla, l’altro si prodiga per darle una mano e le indica l’autobus che le consentirà di tornare indietro e, in sicurezza, di recuperare lo zaino.

Interpretazione

Il luogo in cui è ambientato il sogno (il Cile), paese molto amato da Berenice, raffigura lo scopo che lei si è prefissa da due settimane: sconfiggere la tendenza a bevute compulsive e al frequente consumo di droghe leggere (con conseguenti sballi che le fanno perdere il controllo dei propri comportamenti). Gli zombie rappresentano le conseguenze del consumo di droghe (oltre, forse, ad un riflesso delle figure genitoriali ambedue afflitte dall’alcolismo e, il padre, dal consumo di droghe leggere). La fuga rispecchia il tentativo da parte di Berenice, effettivamente in atto, di sottrarsi a tali dipendenze. Lo zainetto dimenticato simboleggia il suo patrimonio personale, da intendersi come personalità ed identità, che rischia di essere smarrito per sempre. I due giovani rappresentano le persone che, in questa fase della sua vita, le sono state più vicine: l’ex fidanzato (che però l’ha appena lasciata) e il sottoscritto, che le indica il mezzo (nel sogno, l’autobus) per recuperare lo zainetto, cioè la propria padronanza di sé. Il sogno, la cui interpretazione è accettata da Berenice, è stato fatto dopo che lei, da quasi due settimane, non ha toccato né alcol né droghe.

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5. Sogno di Lorenzo e sua interpretazione (2020)

Sogno

Dopo mesi di angoscia dovuti alla morte della madre, proprio nella notte in cui ricorre l’anniversario della sua scomparsa, il giovane Lorenzo dorme nella casa da lei ereditata. Non è solo, dal momento che con lui dorme Priscilla che gli è stata vicina nelle difficoltà del lutto e con la quale, da qualche mese, ha una relazione soddisfacente. Ciò che Lorenzo ricorda del sogno è la madre: ha un'acconciatura insolita, indossa un vestito nuovo e sorride, con alle spalle l'ampia vetrata di casa, trasparente e luminosa. Lorenzo avverte inoltre la positiva presenza di persone che forse bisbigliano. Tutt'intorno, luce e colori.

Interpretazione

Tutto sta andando in modo normale e naturale. La serenità (la luce che traspare dalla vetrata e i colori dell'ambiente) sta riguadagnando posizioni nell’universo emotivo di Lorenzo, troppo a lungo scosso ed agitato da un lutto di difficile elaborazione. In particolare, l’apparizione del dolce fantasma materno, dall'insolita pettinatura, con il vestito nuovo e attorniata da presenze misteriose ma benigne simboleggia l’approvazione che, da un mondo migliore e felice, la signora avrebbe espresso sull'operato del figlio. Lorenzo accetta l’interpretazione e vi si riconosce.

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6. Sogno di Isabel e sua interpretazione (2020)

Sogno

Isabel, nel sogno fatto la notte precedente al giorno in cui me ne parla, è a casa e vede se stessa piangere al capezzale funebre del suo bambino morto a 12 anni! È disperata, il dolore e l’angoscia sono insopportabili ma si sveglia: era solo un sogno, un incubo.

Interpretazione

Sono diversi mesi che Isabel e il marito sono in crisi, ma da un po’ di tempo lui ha comportamenti piuttosto strani e sospetti: non rientra a casa per dormire; ha svuotato il conto corrente; rivolge al figlioletto domande su come il bimbo stesso reagirebbe se il papà partisse con lui senza la mamma. Questo ha portato Isabel a pensare che il marito potrebbe voler sottrarle il bambino e andare via di casa. Ciò premesso, il giorno prima della notte dell’incubo, Isabel ha avuto un incidente domestico: scivolando malamente in bagno, ha riportato ciò che in seguito le sarebbe stata diagnosticata come una dolorosa anche se non gravissima microfrattura alla mano destra. Uscita dal bagno per il dolore (e preoccupata per il danno la cui gravità al momento non è ancora definibile) si abbandona ad un pianto dirotto, subito imitata dal figlio che, spaventato e angosciato, vedendo la madre così sofferente, l’abbraccia forte e prova a consolarla.

L’incubo di Isabel rispecchia il terrore che lei ha di perdere il suo bambino (qualora i temuti “propositi di rapimento” del marito si realizzassero): se non avesse più suo figlio con sé, lei soffrirebbe come fosse un vero lutto! Nonostante mesi e mesi di sospetti e timori, Isabel ha fatto il brutto sogno solo la notte dopo l’incidente perché colpita dall’angoscia provata dal figlio ed esplosa in totale sintonia con il proprio dolore fisico. Quelle due anime così empatiche, piangendo insieme, hanno dimostrato di essere inseparabili: mai e poi mai Isabel sopporterebbe il dolore di una separazione traumatica e l’incubo glielo ha confermato! Isabel accetta l’interpretazione del suo sogno e vi si riconosce.

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7. Andrew e i suoi attacchi d'ansia (2021)

Andrew è un giovane omosessuale che lavora come parrucchiere nel centro di San Francisco.

Si lamenta di alcuni disturbi francamente identificabili come disturbi di tipo agorafobico. Nella diagnosi differenziale posso rilevare anche stati di ansia, momenti di stress e, secondo il paziente, momenti di vero panico anche se la descrizione di questi momenti (non rivelando una reale sensazione di morte imminente) mi fa escludere che questi sono veri e propri attacchi di panico.

Il paziente mostra uno straordinario attaccamento alla famiglia e in particolare alla madre con la quale ha un rapporto tenero, profondo, autentico.

Inoltre, ipotizzo che l'insorgenza di alcuni fenomeni morbosi possa coincidere con alcuni momenti in cui Andrew, quando era ancora un bambino molto piccolo, temeva di doversi separare dalla madre e questo gli causava una profonda inquietudine. La mia idea è che la sua paura non fosse tanto quella di essere abbandonato dalla madre e, quindi, di non poter più essere difeso e protetto da lei quanto, viceversa, la paura di non poter essere più lui a difendere e proteggere sua madre. In altre parole, un istinto protettivo a ruoli invertiti, un fenomeno in cui è il bambino a proteggere la madre e non il contrario. Poi, quando il figlio, per qualche motivo, sente che staccandosi dalla madre non sarà più in grado di proteggerla, va in crisi. Non è un caso che i disturbi scompaiano all'inizio dell'estate, in coincidenza con le vacanze scolastiche. 

Sua madre soffre da molti anni di ansia e soprattutto di stati depressivi e viene curata per affrontare questi problemi. Lei e sua sorella hanno sempre accettato fin dall'inizio l'omosessualità di Andrea, mentre il padre ha avuto un impatto difficile da elaborare, ma poi l'ha superato, secondo il ragazzo, in modo brillante.

Concordiamo sul fatto che la terapia dovrà tenere conto solo in parte della genesi del disturbo e della sua eziologia ma, soprattutto, dovrà puntare su una strategia di desensibilizzazione progressiva, con particolare riferimento alla crescente familiarità che il paziente dovrà conquistare con esso, partendo proprio dal viaggio che percorre ogni giorno per andare a lavorare. Attraverso un programma, che verrà elaborato in dettaglio in seguito, si cercherà di inibire le strategie di evitamento attualmente messe in atto dal paziente e viceversa si cercherà, progressivamente, di fargli attivare percorsi per raggiungere il proprio posto di lavoro che tengano conto dell'itinerario logico e non del più rassicurante.

Procedura per affrontare gli attacchi di ansia.

1. Riconoscimento precoce dei segnali preliminari;

2. Comodo posto a sedere per impostare l'auto-trattamento;

3. Accompagnamento verbale vocalizzato per preparare la difesa dall'attacco;

4. Respirazione diaframmatica senza iperventilazione;

5. Concentrazione sul primo oggetto a portata di mano.

Esercizi di meditazione con rifiuto dei pensieri intrusivi: 5 minuti al mattino al risveglio; 5 minuti la sera prima di addormentarsi.

Un paio di mesi più tardi ogni problema sarebbe stato risolto.